Dal buio alla rinascita: storie di due donne che danno speranza

Una subiva maltrattamenti dal compagno davanti al figlio, l’altra veniva isolata dalla famiglia perché aveva avuto un figlio fuori dal matrimonio

Ogni storia ha il suo volto, ogni nome (che qui non viene riportato per ovvie ragioni) ha un prima e un dopo: in mezzo la denuncia come punto di partenza di un percorso che talvolta può concludersi anche bene. Patrizia Gilardi racconta di due donne, entrambe accolte a Merate: «La prima subiva maltrattamenti dal compagno davanti al figlio, e le veniva impedito di fare determinate cose: arrivava perfino a non darle da mangiare, o a farla dormire su un materasso per terra. L’altra donna, originaria del sud est asiatico, viveva una situazione di grave isolamento sociale in famiglia poiché aveva avuto un bambino fuori dal matrimonio. Con entrambe ci siamo mosse offrendo un sostegno psicologico, inserendo poi subito i figli al nido: questo ha permesso loro di concentrarsi, anzitutto, su di sé, come donne. Entrambe avevano grandi risorse personali, ma pure una enorme fragilità».

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